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Napoli 7 e 8 maggio 2011 - weekend di incontro e di confronto

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    Bilancio del weekend di incontro e di confronto tenutosi a Napoli il 7 e 8 maggio 2011


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    Con il prezioso contributo di tutti i partecipanti abbiamo realizzato un evento che ci ha visto impegnati per due giorni in un serrato e partecipato confronto di idee e di esperienze e la cui importanza va forse al di là di quello che ognuno di noi si aspettava e di quello che forse anche adesso siamo in grado di immaginare.

    Veniamo, innanzitutto, ai numeri: abbiamo visto la partecipazione di 26 persone il sabato, di 23 la domenica e, tenendo conto che non tutti quelli che erano presenti il primo giorno sono venuti il secondo giorno e viceversa, nell’intero weekend hanno partecipato all’iniziativa ben 32 persone.
    Ci sono stati circa 90 interventi, spalmati lungo la due giorni, per un tempo di circa 8 ore.
    Non ci sono state interruzioni e la vivacità e la voglia di mettersi in gioco che è trapelata dagli interventi è andata oltre le nostre stesse previsioni.

    Nell’intervento introduttivo c’era stato l’invito a tutti di non porsi il problema di essere per forza “originali” o di non sentirsi “all’altezza”, né di farsi condizionare da interventi che potevano apparire “esaustivi”, né di fare dell’incontro una pura discussione accademica, insomma di partecipare in maniera coinvolta e coinvolgente alla discussione e al confronto.
    Quello che subito è apparso chiaro, nonostante l’“eterogeneità” dei presenti in sala e le differenti motivazioni che avevano spinto ognuno di noi a partecipare, è stata la voglia di tutti di avere finalmente un posto dove poter esprimere le proprie preoccupazioni, i propri dubbi, le proprie convinzioni e misurarle con altri senza sentirsi “giudicati”, senza sentirsi in “competizione”, senza gridare e litigare, insomma, un posto dove riuscire a confrontarsi con tranquillità e voglia di fare insieme agli altri un passo avanti verso la comprensione collettiva oltre che individuale.
    Grazie all’atmosfera particolarmente costruttiva che si è venuta a creare, tutti i partecipanti hanno avuto la possibilità di esprimersi con i modi, i tempi e i contenuti ritenuti opportuni.
    L’interesse e la partecipazione dimostrati, lo sforzo di capire i punti di vista degli altri ha reso possibile il dialogo.

    Dalla discussione che ha preso il via a partire dall’intervento introduttivo (Link) sono emerse diverse tematiche forti:

    1. Sulla questione dei privilegi, dei disagi e della collocazione di classe
    2. A proposito di paura e di altri sentimenti …
    3. Sulla natura della crisi
    4. Dalla rivendicazione dei diritti alla formulazione del voto elettorale e referendario
    5. Come reagire?


    che sono state affrontate nei vari interventi, data la presenza di persone di diverse provenienze politiche, diverse esperienze e realtà, in maniera poco strutturata, creando alle volte difficoltà di risposta per la varietà e la vastità dei temi toccati.
    Ma se questa è potuta apparire in un primo momento come una debolezza dell’incontro, in realtà a nostro avviso, ha anche rappresentato una notevole ricchezza per la vivacità e la coinvolgente partecipazione con la quale si sono succeduti gli interventi.
    Si è generata una discussione particolarmente produttiva in quanto idee o posizioni, date più o meno per scontate, sono state approfondite e motivate con argomenti concreti, favorendo per tutti un maggior approfondimento.
    Data la vastità e la complessità delle tematiche sollevate, sentiamo l’esigenza di sviluppare la discussione, partendo da ciò che è emerso durante il weekend, attraverso la creazione di pagine di discussione sul forum i cui link sono stati precedentemente riportati. Ciò potrà consentire a chiunque di dire la sua partecipando al lavoro collettivo di analisi e di approfondimento.

    Non sono mancati momenti di socializzazione concretizzatisi in particolare nella squisita e abbondante cena del sabato sera, interamente preparata da alcuni partecipanti (cui va il nostro sentito e “interessato” ringraziamento) consumato nell’accogliente sala messa a disposizione dall’associazione La Città del sole (che ringraziamo), e nella colazione della domenica con i dolci che non eravamo riusciti a finire la sera precedente.

    La forte sensazione che abbiamo provato, e che ci sembra essere non poca cosa, è stata quella di aver partecipato ad un evento in cui si sono abbattuti i muri dell’indifferenza, della solitudine, dell’ognuno per sé, muri che di solito ci impediscono di vedere l’altro, di confrontarci in modo schietto e sentito e che ci impediscono di aprire la strada alla comunanza al confronto reale, alla solidarietà dandoci sempre più fiducia nelle nostre capacità e nella possibilità di essere insieme agli altri artefici di un cambiamento.

    Questa riunione, che in sé può anche essere considerata poca cosa, acquista una importanza molto più grande se pensiamo che contemporaneamente lo stesso tipo di iniziative si producono in tutto il mondo, con la creazione di gruppi di discussione, la tenuta di assemblee e di riunioni tematiche, se consideriamo ancora che il malessere e l’insoddisfazione per la vita che si vive si esprime sempre più in lotte aperte che coinvolgono masse crescenti di persone. Perciò quello che è stato prodotto da questa riunione non è patrimonio dei singoli partecipanti ma è l’espressione di una dinamica molto più ampia.

    E’ per questo che pensiamo sia importante che questo sforzo e questa ricchezza non vadano perduti e ci auguriamo che il lavoro da tutti noi svolto possa produrre ancora altri incontri, altre discussioni, altri confronti, su questi e su altri temi, costruendo assieme degli strumenti che ci possano rafforzare anche sul piano della lotta.

    Edited by stefanot - 21/9/2011, 13:53
     
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