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325 licenziati alla Jabil - (ex Siemens Nokia)

Cassina de' Pecchi - Milano

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    Ricevo tramite Facebook da una lavoratrice della Jabil (organizzati nel presidio lavoratori Jabil www.facebook.com/presidiolavoratorijabil) e, volentieri, pubblico.
    Esprimendo a lei e ai suoi compagni di lotta tutta la mia solidarietà, li ho invitati ad utilizzare il nostro forum per far conoscere la loro lotta a quanta più gente è possibile.


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    "Ciao e scusate per il disturbo, abbiamo bisogno di visibilità dopo che l'azienda per la quale lavoriamo da tanti anni ormai si è arrogata il diritto di prendersi le nostre identità e dignità decidendo di licenziare 325 persone via fax.
    E' da quattro mesi che stiamo presidiando presso i cancelli della nostra azienda ed abbiamo bisogno che si parli di noi e che il tutto non passi in sordina come quasi ogni giorno accade per numerose aziende qui in Lombardia.
    Stiamo parlando della Nokia una delle aziende più note nel panorama delle telecomunicazioni mondiali.
    Se averete voglia e pazienza sarebbe gradita una visita sulla nostra pagina Fb a nome:presidio lavoratori Jabil!
    Grazie fin da ora a nome di tutti noi per ciò che potrete fare!"


    Di seguito la lettera aperta di una lavoratrice dell'azienda

    "Mi chiamo Anna Lisa ho 45 anni e lavoro in questa azienda da 26 anni, l'ho vista crescere ed evolversi, l'ho vista mutare e progredire, l'ho vista diventare un'eccellenza nel settore delle telecomunicazioni e purtroppo la sto vedendo chiudere, con la sua chiusura si decretano anche la fine dei miei sogni e l'inizio di una sopravvivenza precaria, incerta, deludente.
    Non era ciò che avevo messo in conto per il mio futuro, non era quello che speravo di ottenere svolgendo sempre lealmente e puntualmente il mio compito,dedicandomi al mio lavoro con passione ed interesse in quanto mi ha sempre affascinato e coinvolto.
    Mi sono sempre occupata di collaudo di circuiti, ho sempre prestato attenzione a come questo lavoro lo svolgevano i miei colleghi e sono stata anche una delle prime donne a collaudare.
    Ho dimenticato di dire il nome dell'azienda presso cui lavoro, forse perchè un po' provo vergogna ad associarla al mio nome, forse perchè non mi riconosco più in essa da 4 anni a questa parte da quando la "famosa" Siemens Nokia è stata ceduta ad una mutinazionale americana che porta il nome di Jabil, da quel momento sono iniziati problemi per tutti i lavoratori e ora di tutto il nostro impegno e le nostre competenze lavorative davvero non sappiamo più che farcene, da quando con strane pressioni psicologiche siamo stati quasi tutti demansionati e relegati a lavori che non rispondono affatto al nostro inquadramento professionale.
    Eravamo abituati a poter proporre le nostre idee, a dare i nostri consigli, ad essere presi in considerazione, ora da 4 anni siamo stati messi nell'angolo, con la paura di poterci esprimere liberamente e chi ha avuto il coraggio di farlo ha duramente pagato la sua voglia e il suo amore per la verità finendo in qualche stanzina isolato dal resto del mondo ma questa è un'altra storia.
    Dopo due anni di cassa integrazione ordinaria, ed un anno di cassa straordinaria l'epilogo, comunicato via fax senza nemmeno un incontro da parte dei dirigenti con i lavoratori, un fax scarno e freddo come sono freddi gli animi di questi personaggi ci comunica che saremo i prossimi mobilitati del millennio.
    Inutile (o forse no) specificare che alla mia età si è troppo giovane per andare in pensione ma anche troppo vecchia per cercare un lavoro.
    Inutile sottolineare che tutto il nostro settore è in crisi più totale, inutile far notare che la crisi mondiale che stiamo vivendo non migliora di certo le cose.
    Peccato che le bollette continuino ad arrivare ugualmente però, peccato che bisogna anche comperare qualcosa da mangiare se si vuole sopravvivere dato che di vivere ci stiamo dimenticando ormai, inutile far notare che senza un lavoro ti senti senza identità e che hai la sensazione di non avere un ruolo, di non avere più valore, di non avere più la tua dignità.
    Senza il lavoro non si è quasi nulla e spesso ci si dimentica che in quel bel libro chiamato Costituzione Italiana si afferma che: l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro ma qui mi sa che invece di far lavorare le persone si giochi ad "affamarle" ed a renderle prive di stimoli, le vengono rubati i sogni e della ragazzina piena di progetti per il futuro e per la sua vita che è entrata nel mondo del lavoro subito dopo la scuola a 19 anni ora è rimasto ben poco a parte la volontà di non arrendersi.
    Non sarà un bel Natale questo per noi, non sarà un bel Natale perchè come regalo abbiamo ricevuto il licenziamento ma ci siamo stretti in un'abbraccio, abbiamo unito le nostre grida silenziose ed abbiamo creato un presidio permanente da da 4 mesi ci vede coinvolti a pieno regime.
    Abbiamo e stiamo cercando di tutelare solo il nostro posto di lavoro ed intanto che le lancette dell'orologio girano ed i giorni passano stiamo attendendo il 12 Dicembre che sarà il giorno che vedrà tutti noi lavoratori ricevere le lettere di licenziamento, stiamo cercando di non restare nell'ombra, di non piegarci di fronte all'ingiustizia che fa sentire queste persone così tanto piene di sé al punto di disporre delle nostre vite senza neanche chiederci se siamo d'accordo o meno, stiamo cercando di far conoscere la nostra storia a chi avrà la bontà di leggerla solo per far capire che le prevaricazioni non avranno le nostre volontà, che il presidio esiste e resiste e che non andremo via da qui nemmeno quando avremo ricevuto le lettere ma che quello sarà solo l'inizio della nostra lotta.
    Difficile far tornare la serenità sul volto di quella ragazzina diciannovenne che mi osserva e che continua ad avere la testa che le frulla in cerca di idee nuove e di come reagire a questa mattanza che nessuno ha chiesto ma anche difficile portarle via sorrisi e sogni perchè quelli sono miei e non sono in vendita così come non lo è la mia dignità!".

    Anna Lisa Minutillo

     
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  2. Eduardo20
     
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    Bravo Stefano che ci hai fatto conoscere questo ennesimo episodio di violenza contro la classe operaia. Tutta la mia solidarietà ad Anna Lisa e a tutti gli altri della Jubil. A me pare che la logica con cui la borghesia si muove ripeta un copione già visto, vedi Agile ex Eutelia, ecc. In ogni caso sono d'accordo che bisogna far sentire la nostra vicinanza, la nostra solidarietà a questi lavoratori in lotta. Sarebbe anche interessante poter comunicare direttamente con loro, come Stefano propone, attraverso un loro intervento su questo forum oppure l'intervento di tutti quelli tra noi che possono su facebook o in altre maniere. Ad esempio sarebbe importante che ci fosse da parte loro una comunicazione di eventuali incontri, assemblee, ecc. in modo da suggerire a chi è in zona di parteciparvi o anche di organizzare un gruppo che potrebbe recarsi di proposito. Ancora, nella misura in cui è in preparazione un nuovo incontro politico a Napoli, perchè non invitare una delegazione di questa fabbrica a discutere con noi? Sono soltanto delle idee. Che ne pensate? Eduardo
     
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  3. presidio lavoratori jabil
     
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    UN SALUTO A TUTTI GLI AMICI DEL PRESIDIO JABIL......
    POCHE RIGHE PER SPIEGARE COME LE MULTINAZIONALI OPERANO SUL TERRITORIO ITALIANO AGENDO AL DI SOPRA DELLE LEGGI E NELLA TOTALE INDIFFERENZA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE, PROPRIO COME E' SUCCESSO A NOI......

    A metà 2010 Jabil vende a Competence (società del fondo Mercatech) i siti produttivi italiani totalizzando purtroppo in soli 7 mesi ben 70 milioni di euro di debiti. A seguito dell’udienza del Tribunale di Milano che avrebbe dovuto sancire lo stato di insolvenza di Competence con la conseguente messa in amministrazione straordinaria ; Jabil inaspettatamente ritorna proprietaria dell’intero pacchet...to azionario di Competence .
    ESATTAMENTE DOPO UN ANNO DI CIGS DICHIARA IL LICENZIAMENTO E LA MESSA IN MOBILITA' DI TUTTI I DIPENDENTI.
    MAAAAAA.....I 70 MILIONI DI EURO DOVE SONO FINITI.......
    PER QUESTO I LAVORATORI GLI GRIDANO ...LADRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
    DA PRECISARE.....VENDITORE E COMPRATORE ERANO SEMPRE LA STESSA PERSONA.....
    I 70 MILIONI ERANO QUELLI CHE NOKIA HA DATO IN DOTE A JABIL....IN PRATICA LI HA PAGATI PER CHIUDERE E LORO LI HANNO FATTI SPARIRE........
    se volete potete trovare aggiornamenti e info sulla vicenda ,alla pagina facebook del presidio lavoratori jabil.......
     
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  4. Eduardo20
     
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    Grazie a tutti i lavoratori della JABIL per la loro lotta che è anche la nostra lotta e al Presidio Jabil per questa precisazione che, effettivamente come sospettavo, riproduce precedenti analoghe manovre del capitale. Per favore continuate a tenerci aggiornati anche con aggiornamenti come questo che avete fatto e fateci sapere soprattutto se ci sono iniziative, assemblee, o altro. In bocca al lupo e ... coraggio!!!
    Un abbraccio, Eduardo
     
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  5. collina
     
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    prima di tutto un saluto a tutti i lavoratori della Jabil in lotta. Vedo spesso sotto le finestre del pirellone di Milano lavoratori in lotta, ma ogni giorno con bandiere e sigle sindacali diverse, mai insieme settori diversi in lotta. Perchè non contattate altri lavoratori in lotta della Lombardia e decidete di riunirvi in massa a Milano magari in piazza Duomo dove la vostra presenza si noterebbe di più? Forse questo è il modo migliore per passare all'azione anzichè restare davanti ai cancelli della fabbrica in un posto isolato. Tutta la mia solidarietà, diffonderò tramite Facebook notizie sulle vostre iniziative. Saluti! Collina
     
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  6. collina
     
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    allego un link ad una pagina di informazioni sulla lotta dei lavoratori della Jabil

    http://ministerici.wordpress.com/2011/10/2...voratori-jabil/
     
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  7. Nanà22
     
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    anch'io voglio esprimere la mia solidarietà ai lavoratori della Jabil e la loro lotta e condivido i suggerimenti dati negli altri interventi per dare eco a questa lotta e rompere l'isolamento che mi sembrano le prime cose essenziali per difendere il lavoro, ma anche come dice Anna Lisa per difendere i propri sorrisi, i propri sogni, la propria dignità, insamma la propria vita come esseri umani, cose che questa società ci sta togliendo giorno dopo giorno. Un abbraccio caloroso, Nanà
     
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  8. anna lisa66
     
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    Ciao a tutti !! Prima di tutto grazie per lo spazio che ci avete dedicato repentinamente ed anche per il vostro benvenuto e l'ospitalità! Al momento non ci sono grandi novità da segnalare purtroppo le risposte alle tante domende che ci arrovellano la mente non vi sono o sono davvero poco chiare e senza nessuna delucidazione da parte dell'azienda che non ha ancora trovato due minuti di tempo da dedicarci per interfacciarsi direttamente con noi.Stiamo continuando a presidiare la nostra azienda e non abbiamo intenzione di muoverci da qui nemmeno dopo che avremo ricevuto le lettere di licenziamento,stiamo solo cercando di tutelare il lavoro che in molti oggi parlano tanto ma poi ai fini della solidarietà e del tenere fede agli impegni presi non si sa mai dove si nascondano e dove andare a cercarli.Siamo abbandonati dalle istituzioni e veniamo affamati quotidianamente e privati delle nostre idendità e questa è una cosa molto grave.Si sa che se non si lavora non si è nulla,si sa che l'età ed il momento non ci consentiranno di riinserirci velocemente nel mondo del lavoro che si sta annullando giono per giorno.Ho dimanticato di presentarmi:io sono anna Lisa e sono colei che si sta impegnando insieme ad altre 325 persone a non darsi per vinta,a far conoscere al mondo ciò che ci stanno facendo e anche a sensibilizzare l'opinione pubblica cercando di comunicare che non è detto che solo perchè alcune cose accadano sia giusto che debba andare bene così.Troppe volte abbiamo taciuto difronte a queste voci grosse che forse di grosso possiedono solo il timbro ma che non devono spaventarci più!!! Invito tutti coloro che si trovano in situazioni analoghe(e non)ad osservare,a continuare a ragionare con la propria testa,a non mettersi mai in vendita,a npon perdere mai nonostante tutto il sorriso e le felicità di risvegliarsi ogni mattina anche quando sentiamo il mondo che viviamo troppo distante da noi e da come siamo noi,cè sempre un motivo per andare avanti e per me in questo momento uno di questi è la fortuna di aver incontrato persone attente e sensibili come voi.Allego un abbraccio circolare e ci rileggiamo di sicuro presto,anche se non potrò essere presente tutti i giorni sarà bello sapere che quando entrerò qui ci saranno delle persone vere a leggermi e con le quali potrò confrontarmi.Ancora GRAZIE!!! a tutti voi!!! Con stima,Anna Lisa
     
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  9. Eduardo20
     
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    Ciao, Anna Lisa, grazie a te dei tuoi contributi. Fatevi coraggio e tenete duro. In particolare mi pare importante il suggerimento di Collina: avete provato a collegarvi con qualche altro settore in lotta della zona? Anche se non è della stessa area, l'importante è che ci si possa confrontare sulle esperienze di come lottare e come creare un rapporto di forza con il padrone. Certo è che in pochi non è facile spuntarla. Ma se ci si mette assieme cresce la forza ed anche il coraggio. Viceversa stare sempre e soltanto sotto la fabbrica a presidiare, ci si sfianca e può subentrare ad un certo punto lo sconforto. Purtroppo sono tempi molto duri e non si vedono spiragli di luce davanti a noi. Mi piacerebbe anche sapere qual è il vostro rapporto con il sindacato. Io ormai da tanto tempo non credo più nel sindacato. Qual è la vostra esperienza? Un abbraccio, Eduardo
     
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  10. iaia51
     
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    Voglio esprimere anch'io la mia solidarietà ai lavoratori della Jabil in lotta. Ad Annalisa volevo dire che non c'è niente di cui scusarsi, anzi è un piacere sapere che ci sono lavoratori che usano questo forum per essere visibili ad altri lavoratori perchè è proprio questo che non faranno mai i media, ci informano a 360% di centomila cose ma non ci daranno mai notizia di ciò che potrebbe creare solidarietà, discussione, unità fra lavoratori. In questo periodo cosi difficile per tutti i lavoratori la vostra lotta, insieme a tante altre che si stanno producendo nel mondo, è la lotta di tutti i lavoratori ed anche di quelli che ancora non lavorano e che questo sistema pretenderebbe che non lavorassero mai. Per questo condivido anch'io i suggerimenti dati negli altri interventi a dare eco a questa lotta e a rompere l'isolamento per trovare insieme ad altri che lottano il modo e la forza di difendere il proprio lavoro e con esso i propri sogni, i propri sorrisi, la propria dignità. E poi, hai proprio ragione Annalisa, non è proprio detto che solo perchè certe cose accadono ciò sia giusto e debba continuare ad andare sempre cosi'.Un abbraccio.
     
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  11. fraccomodino
     
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    Solidarietà ai lavoratori della Jabil.[QUOTE]
    lavoro in questa azienda da 26 anni, l'ho vista crescere ed evolversi, l'ho vista mutare e progredire, l'ho vista diventare un'eccellenza nel settore delle telecomunicazioni e purtroppo la sto vedendo chiudere, con la sua chiusura si decretano anche la fine dei miei sogni ][/QUOTE
    Questa è la vita del capitalismo: se il mercato tira le fabbriche si aprono e crescono, con la crisi si chiudono. E lavita dei tanti lavoratori per il capiotale non conta niente: non li ringraziava quando la fabbrica tirava, non li ringrazia nemmeno adesso che li butta in mezzo a una strada. Ma, al di là delle difficoltà che questa situazione crea nell'immediato ad Annalisa e agli altri 324 licenziati non lasciamo prenderci dalla disperazione, anzi continuiamo a sognare: a sognare che con la crisi i lavoratori prendano finalmente coscienza che con il capitalismo essi non sono che strumenti nelle mani di altri, che gli rubano il frutto del loro lavoro; a sognare che i lavoratori uniti possono mettere fine a tutto questo e creare un mondo in cui tutti potranno godere del frutto del proprio lavoro, dove non si dovrà temere il licenziamento perchè il lavoro dovrà servire a soddisfare i bisogni di tutti e quindi in più si lavorerà, meno si lavorerà tutti.
    Siamo noi che dobbiamo ringraziare te, Annalisa, te e gli altri lavoratori della Jabil, perchè con le vostre lotte non difendete solo la vostra possibilità immediata di avere un reddito per sopravvivere, ma anche la possibilità di continuare a sognare che tutto questo potrà finire.
     
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  12. anna lisa66
     
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    Ciao un ringraziamento sia per le belle parole ,per gli incoraggiamenti ma anche e soprattutto per i suggerimenti che mi avete dato!Al momento noi siamo ancora fuori,davanti all'azienda e da li non ci muoveremo a meno che non accada qualcosa di molto pesante che ce lo imponga (ma non credo!).Vi aggiorno dicendovi che venerdì è stato il mio ultimo giorno di lavoro a meno che qualcosa non cambi e non ci siano sviluppi in seguito differenti da ciò che viviamo al momento.Sarebbe già qualcosa se si potesse far slittare la procedura di mobilità di qualch mese in modo da avere più visibilità ed anche da avere più tempo per poter organizzare al meglio la nostra lotta.Poi non si sa mai magari potrebbe farsi avanti qualche compratore e sarebbe tutta un'altra storia per noi.Sabato mattina su rai tre a Paese reale si è parlato ancora di noi e della nostra lotta insomma stiamo cercando di fare il possibile per parlare di questa situazione sgradevole per molti di noi.Nei prossimi giorni spero di riuscire a passare ancora da questo forum che trovo davvero ben strutturato e che ospita persone che hanno un cuore e lo mettono adisposizione di chi nemmeno conoscono e questo in tempi così aridi è davvero un grande dono!!!Vi abbraccio tutti e vi ringrazio nuovamente per tutto ,per l'ascolto,per l'attenzione e per le vostre dimostrazioni di affetto che ricambio alla grande!! A presto !!!Anna Lisa
     
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  13. iaia51
     
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    Cara Annalisa ti assicuro che non sei la sola ad avere una visione differente della vita e del lavoro, delle relazioni interpersonali, dell’ educazione e del rispetto, questa è la visione di tutti quei proletari (compresi i tuoi 324 colleghi )che quando lavorano fanno andare le mani, che con competenza e buona volontà contribuiscono al buon funzionamento di strutture fatiscenti, dove il personale è sempre più poco, dove manca tutto, anche la carta igienica per andare in bagno e dove talvolta il bagno nemmeno funziona. Ormai non funziona più niente come dovrebbe, perché sanità, poste ,trasporti, …… sono solo servizi che non producono ricchezza in termini di soldi; poco importa se ti ammali e non hai i soldi per curarti, se il postino cambia ogni tre mesi e mentre impara anche il tuo nome ed indirizzo il tempo è scaduto e deve andare a casa, se i trasporti sono quello che sono ed adesso manderanno in mezzo alla strada tutto il personale addetto al servizio dei vagoni letto; non ne parliamo poi di prevenzione, manutenzione, ambiente …. I proletari non restano indifferenti di fronte alle lacrime ed alla disperazione che questo sistema ci sta dispensando. Credo sia importante capire che purtroppo non ci troviamo solo sul groppone una serie di cattivi padroni senza cuore perchè quando anche se ne andassero questi, ne verrebbero altri ma che viviamo in un sistema che fino ad ora ci ha sfruttato appropriandosi del frutto del nostro lavoro dandoci solo e sempre le briciole e che ora non riesce neanche più a fare questo perché è proprio arrivato alla frutta. E’ chiaro che chi ha dei privilegi non vi rinuncia volontariamente, sta a noi trovarci, unirci, maturare, crescere, credere nella possibilità di poter avere la forza di abbattere questo sistema e creare un mondo in cui tutti potranno godere del proprio lavoro perché il lavoro dovrà servire proprio alla soddisfazione dei bisogni di tutti. Diamoci da fare insieme perchè insieme possiamo essere invincibili e possiamo far si che davvero il futuro non sia in quelle mani sporche ma nella trasparenza dei nostri sguardi.
     
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    Pienamente d'accordo con Iaia.
    Credo che le parole di Iaia nascano anche dalla riflessione su quanto scritto da Anna Lisa in un' altra pagina di questo forum https://napolioltre.forumfree.it/?t=59144390
     
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    Riceviamo da Anna Lisa una nuova lettera a proposito della lotta alla Jabil che volentieri pubblichiamo :

    UNITI SI PUO'..........
    pubblicata da Anna Lisa Minutillo il giorno martedì 17 gennaio 2012 alle ore 13.31

    Anche se il gelo sta imbiancando tutto non riesce a fare breccia nelle noste volontà che scaldate dal calore delle nostre anime e della solidarietà che non ci abbandona ci sprona a continuare nella nostra lotta.
    In questi giorni abbiamo avuto conferma di quanto siamo motivati nel proseguire questa battaglia e stiamo reagendo all'abbandono delle istituzioni che spronano a fare scarifici ulteriori ma che abbandonano chi sta solo cercando di mantenere intatta la sua dignità e il suo lavoro.
    Non vogliamo arrenderci a questa mattanza che indisturbata sta mettendo in ginocchio la parte buona dell'Italia, la forza lavoro che ha sempre mantenuto intatta la solidità di questa Nazione.
    Ci svegliamo quando c'è ancora buio oppure non chiudiamo occhio quando trascorriamo le notti qui, cerchiamo di mantenere pulito ed ordinato il presidio che ci siamo costruiti, ci prepariamo i pasti collaborando con la buona volontà di chi tutti i giorni ci aiuta, teniamo in ordine l'azienda preoccupandoci di mantenere decoro, integrità e manutenzione delle linee produttive, per poche ora al giorno continuiamo a produrre perchè siamo nati onesti lavoratori e crediamo di meritare un onesto imprenditore che seriamente voglia prendersi cura di noi e non voglia gettare via le nostre capacità e la nostra esperienza
    lavorativa.
    Continuiamo a credere nella conservazione del nostro posto di lavoro che ci siamo guadagnati con anni di impegno e che non abbiamo intenzione di svendere per quattro sporche monete.
    In tutto questo non perdiamo mai di vista quello che sta accadendo a molti, troppi di noi e riusciamo anche a far arrivare il nostro aiuto e la nostra solidarietà ad altri lavoratori che si trovano nelle nostra condizioni, ci siamo recati alla stazione Centrale e spesso al presidio dell'Esselunga per non dimenticarci mai di quanto restando tutti uniti possiamo fare.
    Abbiamo impugnato le lettere di licenziamento ed avviato una causa contro questa azienda che ci ha ereditati da un grande marchio (Nokia) solo per svolgere il lavoro sporco che non ha voluto svolgere lei per non sporcare la sua immagine pensando che con 325 vite si potesse giocare e che queste non avrebbero avuto il coraggio di mettersi contro un colosso di tale portata ed immagine ma non hanno tenuto conto della nostra integrità morale, di quanto non sia sempre dato per scontato che le persone abbassino la testa subendo silenti.
    Siamo sempre qui in questa "casetta" improvvisata sempre pronta a regalare cordialità a chiunque la voglia visitare, sempre pronta a dare calore e sempre pronta a far sentire la sua voce anche se situata in un paese che dovrebbe essere tutelato dal sindaco in primis dato che leghista, onorevole e fautore dell'intoccabilità delle industrie che stanno al nord, ma che non abbiamo mai avuto il piacere di incontrare e che si è guardato bene dal portare almeno una parola di solidarietà, forse troppo impegnato a visionare i vari progetti pronti ad allungare le mani su questo terreno che ingolosisce i più avidi senza tenere conto di chi è stato messo sulla strada da loro, magari con un bel centro commerciale o con un bel villaggio attrezzato si guadagna di più.......
    Siamo qui e non ci muoviamo da qui, abbiamo diviso e condiviso Natale, Capodanno, una nascita, compleanni e siamo compatti più che mai nell'attesa di un tavolo istituzionale che si ricordi di noi, cercando di far sentire la nostra voce, cercando di spronare chi si trova nella nostra situazione a reagire, a difendere il suo diritto al lavoro senza perdere l'orgoglio e la dignità che non è in vendita e che non siamo disposti a barattare!
    Uniti si può fare molto e tante belle idee sono niente senza le mani e le capacità di chi poi le realizzerà, non dimenticatelo mai e non pensate mai di essere da soli!

    Anna Lisa
     
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14 replies since 30/10/2011, 20:15   554 views
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