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Proposta su: Regole del Forum

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  1. osvaldo4s
     
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    Caro Lucio resto sorpreso di fronte a quanto tu affermi: “chi avrebbe violato tali regole ecc. tu o il compagno Bogdanov”.

    Ora, le regole di cui tu parli sono state proposte da Stefano solo dopo che i toni del dibattito, “antecedente a questa discussione sulle regole” , per quanto “fosse anche molto elevato ed avanzato sul piano scientifico-filosofico e politico, soprattutto grazie a contributi stimolanti e raffinati come quelli forniti da Bogdanov e altri compagni...” come tu affermi, si sono a tal punto deformati che molte visite al forum, effettuate precedentemente sono poi venute meno. Ma al di là di questo fatto, che può essere dovuto anche ad una coincidenza che nulla a che vedere con i toni del dibattito, voglio informare il compagno che per quanto mi riguarda:

    1) nessuno ha accusato te o il compagno Bogdanov di aver violato regole in quanto queste sono state proposte, come ho detto sopra, successivamente ad una serie di polemiche piuttosto brutte sollevate sul tema della natura umana. Ed è inconfutabile il tono brutto; altro che cavillo formale e burocratico!

    2) che le regole proposte, proprio per la loro semplicità, servono a dare a tutti la possibilità di parlare e sono (mi ripeto) “Un forte richiamo a riprendere nelle discussioni lo spirito fraterno che è stato alla base della creazione di un tale gruppo di discussione e soprattutto permettere ad altri lavoratori, studenti, precari, o semplicemente essere umani di potervi partecipare senza sentirsi estranei o inibiti. Cerchiamo di lasciare parlare tutti, sforziamoci a rendere quanto più comprensibile ogni intervento; dobbiamo renderci conto che in fin dei conti stiamo parlando con altre persone e non solo a noi stessi”.

    Personalmente posso citarti che qualche compagno/a giovane, che ha anche partecipato alla fondazione del Gruppo di discussione, ha riferito di aver avuto, entrando nel Forum, la “sensazione di aria di rissa tra alcuni partecipanti al dibattito”. Altri lavoratori da me stesso invitati ad entrare in discussione su alcuni temi del dibattito mi hanno riferito che, dopo aver visitato il Forum “seguire quei dibattiti – compresi i miei interventi, per loro era troppo difficile, a parte le polemiche sorte che non riuscivano a spiegarsi in nessun modo”. Qualcun altro mi ha detto, e non scherzava, che forse per partecipare era necessario prima leggere tutti quei testi da cui sono state estratte le citazioni e quindi essere dei cervelloni! A questo punto (Sic!!!) la domanda che mi sono posto è stata: Ritengo veramente valide e costruttive critiche di questo tipo? E la risposta che mi sono dato è stata decisamente: NO!

    Caro Lucio nelle regole non è prevista la censura di una “linea ufficiale” semplicemente perché questa linea ufficiale in un gruppo di discussione così aperto non può esserci. E la Sinistra comunista c’ entra ben poco, ma se proprio la vogliamo citare, impariamo da essa la cultura del dibattito. Quello che invece è importante capire è che appellandosi ora a tizio, ora a caio, (anche se tizio e caio hanno dato un contributo notevole allo sviluppo delle posizioni di classe del movimento operaio), ora anche alla scienza ufficiale e non, per demolire l’avversario ed avere ad ogni costo la ragione serve a ben poco. Per andare alla radice dei problemi è necessario discutere tutti quanti, non avere in tasca verità dogmatiche da sventolare sotto il naso dei partecipanti(e non sto accusando nessuno e se così sembra sono il primo ad autoaccusarmi); è necessario far maturare in noi tutti, confrontandoci con più persone possibili e di qualunque idea, la consapevolezza che ognuno di noi a prescindere dal livello di cultura che ha, è indispensabile per sviluppare ed estendere la cultura del vero dibattito in reale contrapposizione al modo conflittuale impostoci dalla borghesia.

    Tu dici “Il vero nemico è chi parla di regole ma le applica solo agli altri, che in nome di un presunto diritto lo esercita solo per sé, negandolo agli altri...” E sono d’accordo, ma non vedo chi impone ad altri un proprio diritto che non sia condiviso da tutti: si parla di semplici regole che possono essere condivise o non, criticate, migliorate o altro. Quando per esempio si è in riunione e si parla di alcuni argomenti, per portare avanti un dibattito di modo che tutti vi partecipano o si pronuncino è comunque necessario che ci sia qualcuno che invita ad una moderazione (sai, la foga dei discorsi e la loro passionalità porta a parlare ad alta voce e magari più persone contemporaneamente o fare interventi troppo lunghi), pertanto non capisco perché la richiesta e la necessità di una tale funzione debba apparire come una limitazione ed una censura del diritto di parola ad altri, a me pare proprio il contrario.

    Il vero nemico invece è non rispondere ai dubbi che magari altri compagni o persone chiedono nelle loro richieste di chiarimento ad altri compagni. Il vero nemico è non capire che un minimo di regole è indispensabile per dare opportunità e spazio ad altre persone che forse non hanno la penna o la parola facile come altri. Il vero nemico è dire a chi esercita un diritto di fare attenzione a renderlo oggettivo ma non personale. E questo richiede uno sforzo notevole per non negare ad altri ciò che gli altri vorrebbero dire ma che non possono di fronte ad interventi che, per quanto stimolanti e raffinati, possono mettere altri compagni o persone in serie difficoltà.

    Spero di non aver offeso nessuno e se non è così non è affatto questo lo spirito del mio intervento.
    I compagni, come chiunque altro, possono, per quanto mi riguarda, parlare di tutto e di tutti, ma sforzarsi di essere quanto più comprensibili possibili (e ciò non perché non sanno esprimersi – anzi - ma perché il linguaggio, la scrittura, alcuni termini, e molte citazioni, spesso per la loro complessità invece che aiutare all’approfondimento allontanano le persone) e cercare di usare veramente toni fraterni. La discussione va aiutata e non imposta, approfondita ma non resa inaccessibile, e ciò richiede rispetto per tutti, anche e soprattutto per coloro che ancora non parlano e che vorrebbero invece dire tante cose.
     
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26 replies since 11/2/2010, 17:49   1027 views
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