Napoli Oltre

3. Sulla natura della crisi

Napoli 7 e 8 maggio 2011 - weekend di incontro e di confronto

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  1. pendola
     
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    Innanzitutto ciao a catinap cui va la prima risposta. Nel precedento intervento mi dicevo d'accordo col pulprok e rapresentavo alcuni dei limiti nella interpretazione della crisi data dalla luxenburg. La Luxemburg fece un lavoro meritorio tenendo alta la bandiera del crollo del capitalismo con la sua opera principale cioè "L'accumulazione del capitale" ma l'autrice non poteva tener conto degli sviluppi successivi del capitalismo in quanto morì prematuramente uccisa su incarico dei socialriformisti intorno alla prima guerra mondiale. "Aggiornatevi" poteva riferirsi solo a chi aveva già partecipato alla discussione rivendicando "L'accumulazione del capitale" a unico metro della crisi, fermandosi al suo contenuto arretrato. Per il resto ognuno segue i suoi percorsi e non dovrebbe essere questo a metterci in conflitto, ad ogni modo mi piace il tuo spirito di farti un idea con la tua testa indipendente. Per Osvaldo invece dico che c'e poca chiarezza, tu hai detto Chi è che consuma quello che gli operai non possono comprare? Polprpk ed io sono daccordo dice Se il problema è il mercato allora c'entrano relativamente le merci già prodotte perchè i nuovi settori cancellano quelli più arretrati rubando loro il mercato!. Allora o spieghi perchè questo non sarebbe possibile o parliamo del nulla. Dovresti onorare chi parla con la stessa determinatezza e precisione con cui sei stato onorato nella risposta. Ma ho visto già che tu sollevi polveroni per svicolare. Infatti nel primo scritto che hai proposto marx spiega quale è l'illusione del singolo capitalista, dei singoli che pagano gli operai, la produzione ne genera delle altre con i relativi salariati consumatori cioè la produzione genera la sua stessa domanda. Sono le illusioni del singolo capitalista sul piano fenomenico e l'illusione si smaschera quando la domanda esterna agli operai dei singoli capitali si ferma o diminuisce. Ma perchè si ferma o diminuisce? Rispondere perchè si saturano i mercati significa dire quello che i singoli capitalisti sono costretti ad ammettere muovendosi sul piano fenomenico, è una tautologia infatti lo dici tu e non marx. Egli ci dà la spiegazione essenziale nel frammento sul macchinismo che ti consiglio di leggere. Stesso discorso per il secondo brano che alleghi, il punto di vista borghese vede la crisi come sproporzione tra i settori e marx ridicolizza. Per capirci la sproporzione e strutturale come è strutturale la perequazione dei saggi di profitto, ma queste ridicolizzate da marx sono le contraddizioni del punto di vista del singolo capitalista, cosa c'entra con i settori nuovi che mangiano i vecchi di cui diceva polpork? Ancora una volta marx nel frammento sul macchinismo spiega cosa blocca la riproduzione stazionaria di cui parla polrpk cioè la composizione organica del capirale. Marx ridicolizza il punto di vista del singolo capitalista e proprio per questo ne assume un altro, quello del sistema coma un collegamento di tuti i fenomeni e perciò ci propone la composizione organica del capitale. Mi prometto a me di risponderti in modo meno impulsivo e sbavato così forse la prossima volta con la calma ti convinco

    Edited by pendola - 12/11/2011, 22:15
     
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42 replies since 21/9/2011, 11:53   1376 views
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