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fraccomodino.
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Solidarietà ai lavoratori della Jabil.[QUOTE]
lavoro in questa azienda da 26 anni, l'ho vista crescere ed evolversi, l'ho vista mutare e progredire, l'ho vista diventare un'eccellenza nel settore delle telecomunicazioni e purtroppo la sto vedendo chiudere, con la sua chiusura si decretano anche la fine dei miei sogni ][/QUOTE
Questa è la vita del capitalismo: se il mercato tira le fabbriche si aprono e crescono, con la crisi si chiudono. E lavita dei tanti lavoratori per il capiotale non conta niente: non li ringraziava quando la fabbrica tirava, non li ringrazia nemmeno adesso che li butta in mezzo a una strada. Ma, al di là delle difficoltà che questa situazione crea nell'immediato ad Annalisa e agli altri 324 licenziati non lasciamo prenderci dalla disperazione, anzi continuiamo a sognare: a sognare che con la crisi i lavoratori prendano finalmente coscienza che con il capitalismo essi non sono che strumenti nelle mani di altri, che gli rubano il frutto del loro lavoro; a sognare che i lavoratori uniti possono mettere fine a tutto questo e creare un mondo in cui tutti potranno godere del frutto del proprio lavoro, dove non si dovrà temere il licenziamento perchè il lavoro dovrà servire a soddisfare i bisogni di tutti e quindi in più si lavorerà, meno si lavorerà tutti.
Siamo noi che dobbiamo ringraziare te, Annalisa, te e gli altri lavoratori della Jabil, perchè con le vostre lotte non difendete solo la vostra possibilità immediata di avere un reddito per sopravvivere, ma anche la possibilità di continuare a sognare che tutto questo potrà finire..