Napoli Oltre

elezioni

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  1. caldep
     
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    Bentrovati tutti.

    Elezioni farsa? E' vero. Che fare? Penso che si possa fare poco se non andare a votare. Ci siamo andati ed il risultato è stato penoso? Non dipende da noi. Sarà per la disaffezione dell'elettorato alla politica? Ma quale politica? Dov'è la politica in tutto questo fragoroso casino?
    Io credo che sia inevitabile, anzi giusto, non identificarsi con due bande di lestofanti, una di destra e una di - cosiddetta - sinistra. Il vero problema è che il malaffare è così profondamente radicato nel costume italiano che non si vede via per uscirne: i partiti, lungi dallo svolgere il ruolo di rappresentanza della volontà popolare, sono centri di smistamento di favori e corruttela. Sono strutture rigide; al loro interno non brucia una fiammella perché manca l'ossigeno.
    I maggiorenti trovano comodo attorniarsi di mediocri affabulatori che sono però degli ottimi sgherri, dispostissimi a prestarsi per i lavori sporchi, anzi a proporvisi.
    Ma da quando imperversa Dalema? Oltreutto un perdente nato. Fosse stato per lui, Boccia avrebbe perso anche in Puglia! Perché Boccia e non Vendola? Perché Boccia era sua emanazione. Vendola no. Meno male che ha perso MALAMENTE anche le primarie.
    Professionisti della politica? No professionisti del machiavellismo.
    Ma se per un attimo riuscissimo a credere che il dalemismo abbia avuto un suo disegno strategico, mi chiedo: ma quale stratega verrebbe mantenuto al suo posto dopo la centesima sconfitta? Non verrebbe a qualcuno il dubbio che quello più che uno stratega sia un cretino?

    Gli italiani hanno nel loro DNA l'affidarsi agli uomini forti. Non per niente siamo stati noi ad insegnare al mondo il fascismo, anche ad Hitler. E' brutto riconoscerlo ma è così. Di conseguenza la maggior parte degli elettori sceglie un uomo che indiscutibilmente riconosce come forte: Berlusconi. A suo confronto i pusillanimi di sinistra sono delle copie mal riuscite. Ecco che l'elettore sceglie l'originale. Oppure, dal basso del suo egoismo, della sua pochezza culturale ed ideativa, il popolo, quello che ha il suo orticello da difendere, sceglie delle tesi forti come la xenofobia leghista.
    Da qui deriva anche la mia convinzione che questo ritornello di inseguire il voto moderato è una vera resa senza combattere. Cari miei, un partito di opposizione dovrebbe stendere un manifesto programmatico: nucleare si, nucleare no; RU486 si o no; laicità dello stato si o no; guerra si o no; solidarietà e giustizia sociale si o no; ICI si o no; istruzione PUBBLICA e ricerca si o no; INDIPENDENZA DELLA MAGISTRATURA si o no; lotta alla corruzione si o no; legge elettorale che sottragga le nomine dei candidati alle segreterie dei partiti si o no; raccolta differenziata o inceneritori; e potrei continuare ancora. Prendiamo solo il primo punto. Secondo gli "intellettuali" alla Lucia Annunziata scegliere "nucleare no" comporterebbe o no l'antipatia della Confindustria ed in particolare della sua Presidente Marcegaglia? E allora che facciamo? Per rincorrere i voti dei potentati economici, religiosi, affaristici, in una parola dei moderati, diamo una risposta che è un NI? Ecco perché si perde. Io sarei contento di perdere sostenendo con coerenza e con forza le mie tesi. E' l'unico modo di sottolineare una propria peculiarità, la propria diversità e onestà intellettuale, l'unico modo di farsi capire dalla gente, sperando e lavorando perché alla tornata successiva sia la maggioranza della gente ad averlo capito. E vincere a quel punto sarebbe una vittoria piena, completamente libera dal pizzo da pagare ai grandi elettori. E' un piano campato in aria, disperato? Io direi che è un piano di ampio respiro, che può richiedere tempi lunghi. Sono, purtroppo, i tempi della crescita di un popolo sottomesso, suddito, rimbecillito dal grande fratello et similia. Sono i tempi che i nostri politicantucoli non possono aspettare: loro hanno come unico scopo occupare e, soprattutto, far fruttare le poltrone. Ecco perché, secondo me, non dovremmo occuparci tanto di analizzare l'operato della maggioranza, ché quella si sputtana da sola, quanto di defenestrare la dirigenza della cosiddetta opposizione.
    Lo sanno quegli "intellettuali" che il PDL in Campania ha vinto con l'appoggio del moderato Montemarano, che di moderato non ha un cavolo? Smodato, direi, nello sperpero di risorse pubbliche quando era direttore generale dell'ASL Napoli 1, generando il più grande buco di un'azienda sanitaria in Europa. Per questi meriti è stato nominato assessore alla Sanità nella giunta Bassolino. E quando, purtroppo recentemente, è stato rimosso, il suo mentore, la moderata Rosi Bindi, si è fatta una furia. E rincorrere il moderato Mastella con la sua degna compagna lady Lonardo a cosa è valso se non a fare una figura di merda? E noi dovremmo rincorrere questa gente? Ma quando mai!!! Il mio fiato preferisco usarlo diversamente. Per esempio per far loro una sonora pernacchia.
     
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20 replies since 28/3/2010, 19:57   545 views
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